«Segno solo io? Eppure sono una prima punta per caso»
Cinque gol e la sensazione che il Modena non debba preoccuparsi troppo delleredità di Ardemagni, perché il ragazzo ci sa fare eccome. Poi, magari, Novellino ha diverse altri aspetti di cui preoccuparsi, prima fra tutti la scarsa solidità che la squadra mostra fuori casa, ma un bomber ce lha ed è già qualcosa. Chi? Khouma Elhadji Babacar, alias Billy perché è molto più facile e più comodo: «Dite che se io non faccio gol il Modena non va? No, non è che se non segno io non segna nessuno: la realtà è che tutti mi stanno dando una mano, mi stanno aiutando. E pensare che sono una prima punta per caso…». Già: una benedetta casualità, per i gialli. Perché Babacar, in effetti, non nasce punta centrale ma «nella Primavera della Fiorentina (dove è cresciuto, ndr) giocavo esterno, mentre ora sono un punto fisso in questo ruolo. E stato un caso, anche perché la mia dote migliore è sempre stata quella di rubare il tempo ai difensori». Ora con il Modena il senegalese ha scoperto di avere anche un notevolissimo giuto per il gol, sia sotto laspetto balistico che sotto quello della capacità sotto porta. Ma soprattutto, a renderlo un bomber vero, è una dote che Billy forse nemmeno sa di possedere, e che ieri, in sala stampa, ha esplicitato senza nemmeno farci caso: legoismo di coloro che fanno gol e sanno come farli. Attenzione: non è un egoismo fine a sé stesso, come è anche evidente in campo nel vederlo giocare, ma quello che porta (o porterebbe) a prendersi le responsabilità sulla base di una chiara fiducia nei propri mezzi. Il riferimento è al battibecco avuto con Mazzarani sabato, quando Babacar avrebbe voluto tirare il rigore, cosa che voleva fortemente anche il numero 10, peraltro legittimato da una gerarchia che il buon Billy ha candidamente ammesso di non conoscere. La frase del bomber è la prima, il resto è la descrizione di quanto accaduto ad Empoli: «Io voglio segnare più reti possibile (ed eccolo qua, legoismo del goleador di razza, ndr), ho sempre tirato i rigori e mi sono detto prendo la palla e tiro. Quello che è accaduto mi dispiace per la squadra, non è stato bello ma con Andrea abbiamo già chiarito, non è stato nulla di che. Qui siamo tutti amici, tutti fratelli». Bella immagine, questa, e pazienza se il rigorista designato era Mazzarani: «Boh, quando sono arrivato non lo sapevo». Ed è anche probabile che nessuno glielabbia detto: del resto, il Modena di rigori a favore non ne vedeva dallo scorso aprile.Abbastanza per dimenticarsi qualsiasi gerarchia… Modena gli piace («mi sto trovando bene, sono tranquillo e sereno, posso pensare solamente a giocare»), e con Novellino il rapporto si cementa giorno dopo giorno: «Con il mister sta andando bene, mi vuole bene e io voglio bene a lui. A dire la verità i primi giorni non era facile, visto il suo carattere, ma poi ho capito che lui vuole sempre il meglio dalla squadra». Non è cattivo, Novellino. E che lo disegnano così. Poi, però, cè anche qualcosa che non va, eccome. Ovvero, il Modena da trasferta: «Andiamo sempre in campo per vincere e anche io non riesco a capire perché fuori casa non facciamo risultato. Prima o poi inizieremo a vincere, anzi è ora di fare tre punti fuori casa. A Latina andiamo lì e vinciamo, non cè altra via di mezzo». A fiducia, Babacar vince già 2-0. (re.sp.)