Sono i terreni su cui passa parte delle condutture
CARPI – La messa a gara delle reti gas comporterà per il Comune la necessità di dovere vendere prima 2 milioni di lotti di terreni ad Aimag. E un aspetto finora inedito del lunghissimo dibattito sul tema che emerge dal resoconto appena ultimato della seduta di Consiglio comunale del 9 maggio scorso. Giancarlo Palmieri, amministratore delegato di As Retigas srl, ha spiegato al civico consesso che la gara, che definirà anche la proprietà di reti ed impianti, dovrebbe svolgersi nel 2015 e aggiudicare una concessione valida 12 anni. Ma ha precisato che prima di arrivare a questo servirà una consulenza tecnico-legale per definire latto integrativo, che sarà in mano alla Utiliteam di Milano. Il tutto in un contesto che vede Aimag con la proprietà di una parte della rete gas, As Retigas con altre parti e il Comune titolare della rete legata alle lottizzazioni post 2006. Quindi lente locale in vista delloperazione sarà chiamato a cedere ad Aimag anche le ultime lottizzazioni concluse, «che in base ad una valutazione spannometrica potrebbero avere 2 milioni di euro di valore, 5 in tutto il bacino Aimag» per valorizzare al meglio i meccanismi della gara e non rischiare così una remunerazione modesta per lente locale, «ovvero il 7.65% lanno sul valore che lAutorità nazionale per lacqua e il gas ha riconosciuto, un valore che degrada anno dopo anno e dunque sui 12 anni non raggiungerebbe i 2 milioni». La stazione appaltante inoltre rimarrà attiva per 12 anni e avrà un costo pari alluno per cento dellintero valore complessivo delle tariffe di un ambito territoriale. Rispetto agli ordini di grandezza nei rapporti tra Aimag ed Hera, Palmieri ha poi spiegato che nellambito di riferimento tra le due aziende multiservizi la percentuale è rispetto agli utenti del 50% a testa, alla lunghezza della rete del 65% contro il 35% e al gas distribuito del 56% contro il 44%, con 500 milioni di metri cubi/anno distribuiti. «Aimag ha un grande know how per il gas e ha le carte in regola per giocare un ruolo in questa gara – ha detto – alla quale sono interessati a partecipare tanti soggetti. Eauspicabile che Aimag definisca una strategia di alleanze con un partner industriale come Hera, visto che guardiamo anche allambito del mantovano». Quindi il dibattito che si è protratto quasi fino alluna: se lassessore Tosi ha risposto al consigliere Losi (5 Stelle) che non ha senso convocare il Consiglio comunale per ogni modifica che non cambia la natura sostanziale dellatto integrativo, questultimo ha comunque proposto una mozione dordine per sospendere la discussione sulla delibera allordine del giorno «perché voglio che si approfondisca la questione del valore delle reti del Comune» sostenuto in questo da Alboresi (Lega). Il sindaco Campedelli ha allora preso la parola per ribadire che «si tornerà in Consiglio per i vari passaggi che ci porteranno a questa gara; ora iniziamo con questo primo passo per metterci nelle condizioni di vincerla, anche fuori ambito». La mozione di Losi è stata poi messa ai voti e non approvata. Lo stesso esponente grillino ha poi aperto gli interventi ricordando come lEuropa non imponga lobbligo di mettere a gara la distribuzione del gas e leggendo a conforto di questa sua tesi una nota di un avvocato olandese. «Non è stato poi fatto un passaggio in Consiglio comunale relativamente al conferimento ad As Retigas del servizio di distribuzione del gas da parte di Aimag, cosa non legale»; Alboresi ha invece sottolineato come il servizio esista a Carpi dal 1965 «ma voi ve lo siete monetizzato. E i soldi delleventuale indennizzo ve li spenderete voi per il Pd e non per i carpigiani. Questa mossa è un passo che non porta da nessuna parte». Dopo che lemendamento Losi è stato votato (a favore solo il firmatario) si è andati allatto conclusivo relativo alla delibera in discussione: i consiglieri Lamma e Russo e i gruppi Carpi a 5 Stelle, Lega e PdL hanno votato contro, ApC si è astenuta e Pd e Idv hanno votato invece a favore.