Nel video l’intervista a:
– Adriano Zavatti, Presidente di ANMIG Modena
– Alice Levoni, Studentessa del Venturi
– Paola Focherini, Figlia di Odoardo Focherini

Due mani scolpite che si cercano e infine si stringono. Ai loro piedi, come foglie cadute, piccole lastre incise riportano ventitré nomi: quelli dei modenesi riconosciuti “Giusti tra le Nazioni”, uomini e donne che durante le persecuzioni nazifasciste scelsero la via più difficile, quella dell’umanità. Attorno, un boschetto di cipressi — uno per ciascuno — custodisce il monumento come un abbraccio verde, nel cuore del Parco dei Mutilati ed Invalidi di Guerra, in via Gazzotti. È qui che Modena si è raccolta per inaugurare, alla presenza dei familiari, degli studenti e delle istituzioni civili e militari, il nuovo tributo dedicato ai suoi salvatori silenziosi. Il monumento è frutto di un progetto promosso dall’ANMIG di Modena e realizzato grazie al lavoro degli studenti della classe 5F dell’Istituto d’Arte Venturi. È proprio questo, infatti, il cuore dell’opera: non solo ricordare, ma parlare al presente. Un testimone che passa di mano in mano, perché l’esempio di chi scelse l’umanità contro l’indifferenza e la barbarie, continui a germogliare nel tempo.