Con il weekend alle spalle e il derby con il Cesena in archivio, il Modena può analizzare a mente fredda ciò che non ha funzionato nella serata storta del “Manuzzi”. Nella sconfitta rimediata con i romagnoli, rispetto alle precedenti tredici giornate di campionato, non vi è stata una netta differenza con quanto visto in campo finora, con i canarini che hanno sostanzialmente gestito il pallino del gioco per larghi tratti della gara, dando sempre e comunque la sensazione di essere in pieno controllo della gara. Come spesso accade in un campionato lungo e complicato come la Serie B, sono i dettagli ad incidere sul risultato finale: i più evidenti, ovviamente, sono gli episodi chiave, come il rigore fallito da Gliozzi o l’errore di Adorni che ha spalancato la porta a Blesa, ma un’analisi più approfondita può permettere di capire meglio cosa non sia andato bene contro il Cesena. A sottolineare un aspetto determinante, nel post-partita, è stato il difensore canarino Francesco Zampano. Gli ultimi venti metri, dunque, come chiave di un derby che ha visto il Modena uscire a mani vuote: per la seconda giornata di fila, infatti, i Gialli sono rimasti a secco di gol, evidenziando una mancanza che nella prima parte di campionato erano riusciti in qualche modo a nascondere. Maggiore concretezza, quella che è mancata con Frosinone, Sudtirol e Cesena, ma che sarà fondamentale nelle prossime giornate, con ancora quattro gare da giocare fino alla fine del 2025 e che precederanno l’apertura del mercato invernale, nel corso del quale qualcosa in attacco, il reparto più attenzionato dell’organico di mister Sottil, potrebbe cambiare. Il campionato, con il pari della capolista Monza e il solo Frosinone a sopravanzare il Modena in classifica, per ora aspetta e lascia alle squadre la possibilità di migliorare: con il Catanzaro, però, servirà davvero essere più cinici in zona gol.