Nel video: Marcello Fracanzani Consigliere Corte di Cassazione e componente Fondazione Osservatorio Agromafie e Luca Borsari Presidente Coldiretti Modena

La criminalità entra nel ciclo dei rifiuti e nel mondo dell’agricoltura, in un fenomeno grave e sempre più diffuso. Secondo quanto emerso nel corso di un convegno organizzato da Coldiretti alla Camera di Commercio, le cosiddette agromafie agirebbero smaltendo rifiuti, in parte in modo regolare, in parte no, ottenendo un compost “sporco”, che viene dato come fertilizzante agli agricoltori. Si tratta di materiale che inquinano i campi e i prodotti ma che gli imprenditori in difficoltà accettano di prendere sotto compenso da parte dei mafiosi, attivando anche un circolo di usura. Una procedura sempre più diffusa e attenzionata, difficile da individuare

Nella nostra provincia ad oggi non risultano segnalazioni, ma resta fortemente attenzionata per via della sua ricchezza agricola