Nel video l’intervista a:
– Stefano Betti, vicepresidente Ance Edilizia e Territorio
– Michele Bonaretti, consigliere Ordine degli Ingegneri – Provincia di Modena

– Carla Ferrari, assessore all’Urbanistica

L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato, rivitalizzare gli spazi urbani degradati, dall’altro contribuire al grande traguardo europeo del saldo zero nel consumo di suolo entro il 2050. Un orizzonte ambizioso, al centro del convegno nazionale “Traiettorie urbane e territoriali – Rigenerazione urbana”, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ospitato al Tecnopolo di Unimore. Professionisti, amministratori pubblici e costruttori si sono confrontati sul Disegno di Legge in esame al Senato, che punta a riscrivere le politiche urbane del Paese: sostenibilità ambientale, sicurezza sismica, contenimento del consumo di suolo e qualità dell’abitare. Temi caldi che toccano da vicino anche il nostro territorio. Il provvedimento prevede strumenti concreti: premi volumetrici fino al 30%, delocalizzazione di edifici in aree a rischio e un Fondo nazionale da 3,4 miliardi di euro, con i Comuni protagonisti della nuova governance. Spazio anche alla forestazione urbana, al verde pubblico e all’edilizia sociale, per costruire città più resilienti, inclusive e sostenibili.