A seguito del ritrovamento di carcasse di cinghiali infettati dalla peste suina africana in Garfagnana, i Comuni di Frassinoro, Fiumalbo e Pievepelago sono stati inseriti in Zona di restrizione 1, secondo il regolamento europeo e le disposizioni governative e regionali. Ieri si è svolta una riunione straordinaria tra Ausl Modena, Polizia Provinciale, enti parco e associazioni venatorie per definire le misure di contenimento. Le attività nei boschi, come raccolta funghi, tartufi, castagne ed escursionismo, resteranno consentite, con la raccomandazione di pulire o cambiare le scarpe per evitare una possibile, anche se remota, diffusione accidentale del virus. Si invita inoltre la popolazione a segnalare eventuali carcasse di cinghiale, fornendo coordinate GPS e fotografie, per facilitare gli interventi di recupero e analisi. Le restrizioni riguardano principalmente la caccia al cinghiale, già comunicate agli ambiti territoriali competenti. Il virus non rappresenta un rischio per l’uomo o per altri animali domestici, ma è fondamentale rispettare le norme di biosicurezza e le precauzioni igieniche per prevenirne la diffusione. La Polizia Provinciale sottolinea che nel territorio modenese non sono state trovate carcasse infette, ma le restrizioni coprono un raggio di 20 km attorno ai casi riscontrati.