L’amore è l’unica arma che vogliamo. L’umanità non verrà fermata. Sono solo alcuni dei tanti manifesti che insieme alle bandiere dei sindacati e della Palestina si sono alzati in alto durante il lungo corteo che ha invaso la città. Nel grande serpentone le voci per chiedere che si fermi il massacro di civili a Gaza sono state tra le più disparate. Ci sono studentesse e studenti, lavoratori provenienti da ogni settore, dagli insegnanti agli impiegati. Tra loro, c’è anche chi ha scioperato per la prima volta. Il fiume di persone non è passato inosservato in alcun modo: dai bordi della strada alle finestre aperte sui viali, tanti cittadini che non hanno partecipato si sono fermati o affacciati a guardare. Talvolta, anche a fornire il loro supporto

I PROTAGONISTI: “ESSERE QUI A MANIFESTARE È UNA NECESSITÀ”
Altissima l’adesione al corteo. Tra i partecipanti che hanno sfilato per le strade della città studenti e lavoratori di ogni categoria per chiedere il rispetto del diritto internazionale e lo stop al massacro dei bambini palestinesi. Essere presenti, hanno detto, è una necessità