Danni per quasi 7 milioni di euro: è il conto che il Comune di Formigine si trova a dover affrontare dopo il blocco del tutor installato sulla tangenziale, risultato privo di omologazione e quindi inutilizzabile per sanzionare le infrazioni. Le apparecchiature, finite al centro di un’inchiesta della Procura di Cosenza, non solo non sono mai state omologate dal Ministero, ma neppure approvate, come confermato anche da una sentenza della Cassazione. Alla luce di queste gravi irregolarità, l’amministrazione comunale ha deciso di risolvere il contratto con la società fornitrice, parlando di inadempimento e bloccando ogni pagamento. La stima del danno, pari a 6 milioni e 989 mila euro, include da un lato le multe non incassate dal luglio 2024, quando l’apparecchio è stato sequestrato, e dall’altro i canoni di noleggio pagati tra il 2022 e il 2024 per dispositivi ritenuti non idonei. Solo nel 2023, il tutor aveva rilevato oltre 71 mila violazioni per eccesso di velocità. Sul piano giudiziario, il Comune ha conferito incarico a un legale con l’obiettivo di costituirsi parte civile nel procedimento penale in corso, a tutela non solo del danno economico ma anche dell’immagine istituzionale. Il caso, che coinvolge altri enti a livello nazionale, riaccende i riflettori sulla regolarità e affidabilità degli strumenti per la sicurezza stradale.