Ferragosto con vista sulla Coppa Italia, per il Modena. I canarini si avviano all’impegno con il Torino, in programma lunedì sera, che sancirà l’inizio ufficiale della stagione e metterà in palio l’accesso ai sedicesimi di Coppa. L’avvicinamento è stato tutto sommato positivo, per mister Andrea Sottil e i suoi ragazzi, che hanno concluso il precampionato soprattutto senza troppi infortuni o difficoltà dal punto di vista fisico, aspetti che avevano minato l’avvio della passata stagione. Escluso Dellavalle, che non è ancora pronto e non dovrebbe essere della partita contro il “suo” Torino, squadra che ne detiene il cartellino, gli unici veri dubbi sembrano essere legati a Pedro Mendes, che nell’allenamento a porte aperte del giovedì non si è visto in campo per motivi precauzionali, e Beppe Caso, che sta lavorando per rientrare al 100%. Pienamente recuperato, invece, Davide Adorni, che aveva avuto qualche difficoltà ad inizio ritiro ma sembra essere entrato nelle rotazioni difensive, così come Antonio Pergreffi, che ha perso gran parte della passata stagione per infortunio, ma dovrebbe essere abile e arruolabile. Dando per buono come modulo il 3-5-2, dunque, Sottil a Torino potrebbe schierare, nell’undici titolare, Chichizola tra i pali, con il terzetto difensivo che dovrebbe essere composto da Tonoli, Adorni e Nieling; in mediana, con Gerli e Santoro potrebbe partire dall’inizio Pyythia, mentre sulle fasce le opzioni sono diverse, ma Zampano e Beyuku sembrano i maggiori candidati a vestire una maglia da titolare. In attacco, il tandem più accreditato, viste le non perfette condizioni di Mendes, è quello composto da Defrel e Gliozzi. A proposito del reparto offensivo canarino, è proprio qui che, nelle scorse ore, è arrivata l’ultima ufficialità di mercato: come ampiamente preventivato, infatti, Fabio Abiuso ha lasciato il Modena, ceduto a titolo definitivo alla Carrarese. L’attaccante modenese classe 2003 lascia il club dopo aver disputato, nel corso della propria esperienza in gialloblu, 45 presenze e 7 reti, e con la sensazione di non essere mai riuscito a mostrare totalmente le proprie potenzialità.