Nel servizio le interviste a:
Pier Paolo Alberoni, responsabile della Struttura Idro-Meteo-Clima di Arpae
Manuela Rontini, sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione Civile

Temperature record, piogge abbondanti, ondate di calore e alluvioni. Il 2024 è stato l’anno più caldo in Emilia-Romagna dal 1961. Con un’anomalia media di +1,6 °C rispetto ai valori storici e un incremento delle notti tropicali, le giornate sono state caratterizzate da un forte disagio bioclimatico. A fotografare la situazione il rapporto annuale IdroMeteoClima di Arpae. A rendere il quadro più critico i valori delle precipitazioni: mai così abbondanti da oltre sessant’anni. Sono stati oltre 1.200 i millimetri di acqua caduti su base annua, 19 in totale gli eventi meteo estremi registrati.

Il report ha fotografato un clima sempre più instabile, che sottolinea l’urgenza di ripensare la pianificazione territoriale, agricola e la gestione delle risorse, in un’ottica integrata di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici già in atto.