Doveva essere una semplice procedura legata al pagamento di una sanzione amministrativa per eccesso di velocità. Si è trasformata in un’operazione di accertamento che ha portato alla scoperta di un caso di falso documentale e sostituzione di persona.
Nei giorni scorsi, un cittadino si è presentato al Comando della Polizia Locale di Modena per regolarizzare una sanzione. Durante il controllo dei documenti, in particolare della patente di guida – apparentemente autentica e rilasciata oltre cinque anni fa dalla Motorizzazione Civile – un operatore, esperto in materia di documenti falsi, ha notato alcune anomalie.
La fotografia apposta sul documento, in bianco e nero e particolarmente scura, rendeva difficile distinguere con chiarezza i tratti del volto. Ma a destare i sospetti dell’agente sono stati alcuni dettagli incongruenti nel contorno del viso e nella sagoma della figura ritratta, che non coincidevano del tutto con la fisionomia della persona presente allo sportello.
Da lì sono partiti gli approfondimenti, anche grazie alle banche dati in uso alla Polizia Locale, che hanno permesso di confrontare la foto della patente con quelle contenute in altri documenti ufficiali, come la carta d’identità e il permesso di soggiorno. L’analisi incrociata ha confermato i sospetti: la fotografia riportata sulla patente non apparteneva alla persona che si era presentata al Comando.
Le indagini hanno consentito di accertare che l’uomo, per ottenere la patente italiana, si era avvalso di un complice somigliante che si era presentato all’esame di guida al suo posto, nel tentativo di eludere i controlli confidando su una somiglianza sufficiente a rendere difficile la scoperta della sostituzione di persona.
A fronte delle evidenze raccolte, il documento è stato posto sotto sequestro e l’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di uso di atto falso e sostituzione di persona.
