Fabio Marchioni aveva 36 anni, lavorava come albergatore a Sestola, sull’Appennino, in una struttura ricettiva storica ai piedi del monte Cimone.
Aveva cercato refrigerio poco lontano, con un tuffo nelle acque del Torrente Dardagna. Ma quello che doveva essere un pomeriggio di relax si è trasformato in tragedia: l’albergatore ha sbattuto la testa contro alcune rocce situate in una zona poco profonda. Alcuni turisti hanno subito allertato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e l’elisoccorso del 118, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Secondo le prime ricostruzioni, il 36enne si sarebbe tuffato da un punto elevato. Fatale l’impatto con una roccia nascosta dall’acqua: l’uomo sarebbe morto sul colpo.
Questa mattina invece una persona ha perso la vita sul ponte della Piana, al confine tra le province di Bologna e Modena, sempre in Appennino, nelle stesse acque del Dardagna. Lungo il viadotto un ingente dispiegamento di mezzi di Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino e Guardia di Finanza. Sul posto anche i Carabinieri della stazione di Fanano. Ancora da accertare le cause del decesso.