Sul caso aMo, l’Agenzia per la Mobilità di Modena, al centro della cronaca per presunta sottrazione di soldi pubblici, si esprime anche la Corte dei conti. La magistratura contabile si rivolge in particolare al Comune e alla Provincia, invitandoli a vigilare maggiormente sull’Agenzia stessa. In particolare, la Corte ha bacchettato i due Enti sottolineando che, in quanto soci, avevano il generale “dovere di agire in ragione dei principi di efficienza, efficacia ed economicità”. In una recente conferenza stampa, sia il sindaco Massimo Mezzetti, che il Presidente della Provincia, Fabio Braglia, hanno spiegato che il nuovo amministratore unico, Andrea Bosi, è stato nominato proprio in virtù della sua esperienza in ambito di legalità. Tra i suoi principali obiettivi, capire cosa non abbia funzionato nei sistemi di controlli di aMo e rafforzare le verifiche interne in modo che non si verifichino più casi simili. La Corte dei conti ha inoltre chiesto di riaffermare il controllo pubblico per Seta, il gestore del trasporto locale. Un punto cruciale, nell’ambito del quale è ancora aperta l’ipotesi della creazione di una holding unica a livello regionale. Intanto il caso aMo, con la sottrazione dalle sue casse di 400mila euro, arriva anche sul tavolo di viale Aldo Moro. La capogruppo di Fratelli d’Italia, Marta Evangelisti, ha invitato la Regione a costituirsi parte civile, come già hanno fatto la Provincia e il Comune di Modena.