Aumenta la raccolta differenziata dei rifiuti, ma è aumentato anche il costo del servizio.
I dati riferiti al 2023 pongono l’Emilia-Romagna al 77%, sempre più vicina al traguardo dell’80% che rappresenta l’obiettivo regionale da raggiungere nel 2027.
Non ancora ufficiali, ma anche i numeri relativi al 2024 mostrano un ulteriore crescita della raccolta differenziata.
I dati sono frutto del rapporto realizzato da Atersir, l’Agenzia territoriale per i servizi idrici e i rifiuti.
In provincia di Modena, la media della raccolta differenziata è persino superiore a quella regionale: il 79%, sei punti in più rispetto al 73% del 2019.
A seconda dei bacini territoriali, i vari gestori del servizio presentano numeri abbastanza differenti tra loro: Aimag (che gestisce la Bassa Modenese) raggiunge il 90%, Geovest (che gestisce Finale Emilia, Nonantola e Ravarino) l’88%, mentre la RTI-Hera (che gestisce 32 comuni modenesi) è arrivata al 74%.
La nota dolente riguarda i costi.
RTI-Hera, ad esempio, ha svolto il servizio di raccolta differenziata ad un costo di 116 euro per abitante. Cinque anni fa era il 26% in meno!
Per ogni tonnellata di rifiuto trattata, l’aumento è stato del 44%.
A fronte dell’aumento percentuale della raccolta differenziata, c’è da sottolineare che la produzione complessiva di rifiuti urbani è calata: di quasi 20mila tonnellate in quattro anni.