Ogni conferimento extra costerà 1,65 euro. Questo è il costo previsto per ogni sacco di rifiuti indifferenziati che supera il limite annuo stabilito per ciascun nucleo familiare. Una famiglia di tre persone, ad esempio, potrà buttare l’indifferenziato per un massimo di 32 volte all’anno, corrispondenti a poco meno di tre conferimenti al mese. Superata questa soglia, scatterà il sovrapprezzo. L’obiettivo è quello di incentivare ad una gestione più attenta e responsabile. Il nuovo sistema di tariffazione puntuale, introdotto dal 2025 ma attivo dal 2026, mira non solo a premiare gli utenti virtuosi ma a collegare direttamente il costo del servizio alla quantità effettiva di rifiuti conferiti. La tariffa si compone di una quota fissa, che tiene conto della dimensione dell’abitazione e del numero dei componenti del nucleo familiare, e di una quota variabile legata ai conferimenti extra. Secondo il regolamento le soglie di conferimento sono diverse a seconda della composizione del nucleo familiare: per chi vive da solo il limite, ad esempio è di 20 conferimenti annui, per una coppia 28, per tre persone 32, per quattro 36 mentre per nuclei con cinque o più componenti i conferimenti arrivano a 40. Per tutti invece resta uguale il costo dei conferimenti extra, pari a 1.65 euro a sacco. Sono previste invece altre specifiche agevolazioni per le famiglie con bambini da zero a 36 mesi, persone con disagio sanitario o altre necessità particolari come l’uso di pannolini pediatrici o pannoloni per anziani. In questi casi, la franchigia aumenta, consentendo un maggior numero di conferimenti senza applicazione del sovrapprezzo.