Frederic Vasseur sempre più bersaglio della critica, ma il Team Principal della Ferrari tira dritto per la sua strada.
A criticarlo sono in tanti, in queste ore: anche ex piloti come Riccardo Patrese e Jarno Trulli, che rievoca addirittura il mancato accordo con Adrian Newey.
Ma ormai è passato. Così come è datata la recente dichiarazione ad un quotidiano olandese rilasciata da Christian Horner, il numero 1 del muretto Red Bull, uno degli artefici dei successi di Max Verstappen (e non solo). Nell’intervista, il 51enne manager britannico ha detto chiaro e tondo: “La Ferrari mi ha contattato, ma non lascio la Red Bull”.
Il riferimento al contatto, però, è storico: ci riporta indietro addirittura al 2022.
Perciò non si può assolutamente considerare, per ora, Horner un vero iscritto alla corsa per la successione di Vasseur, il cui contratto – lo ricordiamo – scade a fine stagione 2025.
Il principale candidato, più attendibile e credibile, è Antonello Coletta, a capo del Dipartimento Endurance di Maranello: per intenderci, la Ferrari che vince (tre volte di fila!) la “24 Ore di Le Mans”, scatenando un entusiasmo – anche in un personaggio compassato come John Elkann – che non vediamo per la F1, dove peraltro la Rossa ha raccolto quest’anno appena tre podi, con Charles Leclerc.
Da parte sua, Frederic Vasseur ha ancora più di mezzo Mondiale di F1 per cambiare il suo destino, a cominciare dal prossimo GP (l’11esimo dei 24 previsti), sul circuito Red Bull Ring, in Austria: si corre domenica 29 giugno.