A quasi ventiquattrore dal violento nubifragio che ha colpito con diversa intensità tutta la provincia di Modena, è possibile delineare una prima mappa dei danni in campagna. A darne conto è Coldiretti Modena dopo la verifica nelle aziende associate. Nella zona di Formigine e Sassuolo – riferisce Coldiretti – è stata la pioggia abbondante a provocare i maggiori disagi con allagamenti diffusi che rendono impossibile l’accesso ai campi. In particolare il ruscellamento, particolarmente violento nelle zone più vicine ai centri abitati e agli agglomerati industriali dove la cementificazione è più massiccia, ha impedito ai fossi il normale smaltimento delle acque con conseguente esondazione. Sempre a Formigine, la mancanza di elettricità che si è protratta fino a tarda serata, ha costretto ad utilizzare i generatori di emergenza per la mungitura. In alcune stalle e capannoni si registrano problemi anche per l’acqua che ha sommerso le attrezzature. Per il vento forte si registra qualche filare di vite a terra. A Castelfranco – continua Coldiretti Modena – a causare danni è stata la grandine che si è abbattuta sui frutteti, colpendo susine e pere che sono cadute a terra o sono state danneggiate in modo tale da impedirne la futura commercializzazione. Nella bassa modenese ma anche nelle zone più vicine alla città – riferisce Coldiretti – è stato il forte vento a farla da padrone con alberi abbattuti e tetti divelti. Sempre il vento, a Spilamberto, ha spaccato le reti antigrandine a protezione dei frutteti. Ancora una volta siamo di fronte – conclude Coldiretti Modena – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con l’aumento delle temperature accompagnato da una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal caldo al maltempo.