Una notte come tante interrotta da un boato. Erano le 4:03 quando un rumore fortissimo aveva anticipato di pochi secondi la scossa di terremoto che svegliò la Bassa. Un sisma di magnitudo 6.1, profondo 6,3 km, con epicentro a Finale Emilia. Il primo di una serie terribile. Sono trascorsi 13 anni da quel 20 maggio del 2012 impresso nella memoria del territorio. Un anniversario, che difficilmente il tempo riuscirà a rendere meno doloroso. La terra quel giorno tremò lasciando una scia di danni e sangue soprattutto nella nostra provincia, ma gli effetti si ripercossero anche nelle vicine Bondeno, Mirabello e Vigarano nel Ferrarese. Le immagini dei paesi ridotti a cumuli di macerie fecero il giro del mondo. Cavezzo fu tra i territori maggiormente devastati: oltre il 75% degli edifici fu danneggiato o distrutto. La chiesa, il municipio, le scuole: tutto da ricostruire. Oggi a 13 anni di distanza il paese ha trovato la forza di rialzarsi diventando un simbolo di rinascita.