La voglia di salvarsi della Reggiana è stata più forte della voglia di playoff del Modena.
Questa è la fotografia esatta del pazzesco Derby di oggi, finito 3-2 per i Granata sui Gialli: un Derby che resterà negli annali di storia calcistica per i secoli a venire!
Cornice di pubblico da Serie A: 14.500 spettatori allo Stadio “Braglia” (2.400 i tifosi nel settore ospiti).
Il Modena non ha cominciato con la solita “cazzimma” della ultime partite, i giocatori hanno sembrato patire l’enorme pressione attorno al Derby. La Reggiana ne ha approfittato e al 15′ è passata in vantaggio, con uno slalom di Portanova ai danni di Gerli e Santoro e pallone insaccato nell’angolo del palo di Gagno. 0-1.
Il pareggio del Modena è arrivato alla mezzora: un pallone spiovente ha sorpreso il portiere della Reggiana, Bardi, forse ostacolato da Magnino, la sfera è carambolata su Rozzio per l’autogol dell’1-1.
Sul finale di tempo, Modena di nuovo in vantaggio: Defrel ha allargato a sinistra a Idrissi, bel traversone, stacco imperioso di Cauz, che ha firmato così il gol del momentaneo 2-1.
Quando la vittoria nell’86° Derby del Secchia sembrava ormai dietro l’angolo (e ad un certo punto a +3 su Cesena e Bari), la Reggiana si è risvegliata dal torpore, Mister Dionigi ha rischiato il tutto per tutto, inserendo Girma e Kabashi al 60′ (al posto di Sersanti e Reinhart), costringendo il Modena sulla difensiva. Mister Mandelli ha tolto Caso e Defrel per Bozhanaj e Pedro Mendes.
Al 70′ è stato proprio Girma, lasciato libero fuori area, a pareggiare per la Reggiana, con una bella girata. 2-2.
La Reggiana ci ha creduto fino alla fine: all’86’ è sempre Girma il più ispirato, pallone in area per Gondo, più svelto di Vulikic, tiro e gol per l’attaccante dei Granata. 2-3.
Delusione gigantesca per il pubblico canarino!
Se pensiamo che oggi hanno perso tutte le squadre in zona-playoff (Palermo, Bari. Cesena e…Modena), sale un enorme rimpianto per quello che i Gialli hanno “buttato al vento” oggi.
Ma domenica a Carrara c’è subito l’occasione per il pronto riscatto: o adesso o mai più.