Comitato contro Tper: in treno i bimbi sotto i 12 anni pagano la metà

VIGNOLA – Lo sanno bene i politici: non basta fare bene le cose, bisogna anche saper comunicare bene. Cosa che pare non sappia fare Tper, almeno così denuncia l’associazione degli utenti della ferrovia Bologna-Vignola. Dopo aver segnalato negli anni i disservizi legati ai tabelloni e agli altoparlanti, il comitato riferisce di un episodio nuovo. « In alcuni casi – spiega Maurizio Quartieri, presidente dell’associazione – sembra essere all’opera una perversa volontà di non fare una corretta informazione. Lo testimonia quanto successo nelle ultime settimane a proposito delle agevolazioni tariffarie per i minori, ovvero per i passeggeri fino a 12 anni di età. Perché finalmente sono state inserite delle tariffe significativamente agevolate, ma non ne è stata data comunicazione né all’utenza, né al personale di bordo. Tper ha infatti uniformato le proprie tariffe ferroviarie a quelle già applicate da Trenitalia (viaggiano gratis fino al quarto anno di età, mentre tra i 4 e i 12 anni è previsto uno sconto del 50% sul prezzo della corsa semplice). Ma l’informazione su queste agevolazioni latita, tanto che il personale ferroviario continua a praticare la più limitata agevolazione del 10% e neppure i rivenditori autorizzati dei titoli di viaggio Tper sono stati informati. E così gli utenti continuano ad acquistare il biglietto intero anche quando potrebbero godere di agevolazioni». La beffasi è registrata proprio tre giorni fa, quando un’intera scolaresca avrebbe potuto spendere la metà andando in gita a Bologna. «Il viaggio probabilmente è stato correttamente prenotato – continua Quartieri -, come richiede il regolamento Tper per le comitive, ma nessuno in azienda ha informato la scuola della possibilità per i bambini di viaggiare a tariffa ridotta del 50%. Del resto nemmeno il capotreno in servizio su quel treno conosceva le nuove disposizioni, così come il personale aziendale al quale lo stesso capotreno si è rivolto telefonicamente per avere delucidazioni. E’ ora di superare questa condizione di sciatteria dell’informazione agli utenti». Per questo l’associazione “In prima classe per Bologna-Vignola” chiede che venga fatta finalmente chiarezza sui servizi.