Bonato e Rossi aspettano il meeting per delineare le strategie
Il tavolo blu è pronto ad accogliere tre persone, e da questo incontro nasceranno le strategie per il primo Sassuolo della storia che giocherà la Serie A. Si tratta solo di trovare una data e qualche ora che possa andar bene alle tre persone che dovranno sedersi e mettere le loro gambe sotto quei quattro piedi. I tre moschettieri sono il patron Giorgio Squinzi, il presidente Carlo Rossi e il direttore generale Nereo Bonato, il dottore è la mente, i due scudieri le braccia che operano a Piazza Risorgimento e di cui i presidente di Confindustria si fida ciecamente. Lappuntamento è saltato la scorsa settimana per un impegno improvviso di mister Mapei: se nel calcio uno come il presidente del Milan Berlusconi rinvia gli appuntamenti con Massimiliano Allegri promesso sposo alla Roma facendo pretattica, per Squinzi non si può dire la stessa cosa. Limpero aziendale di cui è capo richiede presenza costante, a tutto questo va aggiunta Confindustria, e in un momento così difficile per leconomia italiana non cè pallone e squadra di calcio che tenga. Il summit per definire le strategie della prima stagione in Serie A si farà molto presto, questione di giorni p forse solo di qualche ora, da Milano partirà la chiamata e da li a pochissimo i tre moschettieri neroverdi parleranno delle coordinate geografiche da mettere sul gps della macchina Sassuolo. Gli argomenti di discussione non mancheranno, per ora lunica certezza è che Eusebio Di Francesco sarà lallenatore del Sasòl anche per la prossima stagione, e chissà non si decida di fargli firmare un contratto anche per lanno successivo. Poi una alla volta verranno snocciolati gli altri temi, il primo punto è legato al budget da piazzare sul piatto della bilancia, dalla lega arriveranno molti contributi derivanti dai diritti televisivi, qui mister Mapei dovrà pure mettere mano al portafoglio per costruire un Sassuolo che non sia meteora e riprenda lascensore per tornare indietro. Quando Squinzi è stato nel ciclismo non si è mai presentato ai nastri di partenza per fare la comparsa, questa Serie A è stata voluta è lobiettivo del primo anno è la salvezza senza soffrire troppo, per raggiungerla ci vorranno almeno un paio di giocatori di categoria per reparto. Il nodo più importante da sciogliere è quello dello stadio, a meno di repentini e clamorosi cambi di rotta, la nuova casa neroverde sarà il Città del Tricolore di Reggio, unarena che può portare nelle casse ceramiche un buon indotto e sarebbe un bellinvestimento per il futuro. Il summit ci sarà presto, nessuno è in ansia perché il dottore è uno di parola e se è arrivato fin qui ha le idee chiare su quello che si farà domani. Si sta solo aspettando un buco vuoto in agenda. Poi si potrà premere sul tasto con il simbolo del triangolo e vedere il film del domani. nGilberto Anceschi