Sullo stato del Duomo piovono interrogazioni
Monumenti che inspiegabilmente cambiano colore e creano polemiche nella vita politica cittadina. Stiamo parlando dei due leoni stilofori della porta principale del Duomo che in questi ultime settimane hanno assunto un colore rossastro e anche verdastro in alcune parti delle sculture. Un cromatismo che preoccupa e di cui ancora non cè una risposta certa che permetta di fugare i dubbi sul futuro di queste opere darte. E in Consiglio comunale piovono interrogazioni per chiedere risposte allamministrazione. Domande bipartisan. Per il centrodestra il consigliere comunale Sandro Bellei (Mir- Pdl) che chiede al sindaco: «Si può sapere con sicurezza cosè che rende rossi i leoni stilofori del Duomo quando piove?»; per il centrosinistra William Garagnani (Pd). «I leoni stilofori e il portale della facciata del Duomo hanno cambiato colore: perché?». Quer pasticciaccio brutto dei leoni del Duomo verrebbe da scrivere visto che ancora non si ha una risposta chiara su quello che sta succedendo. Per usare le parole dal consigliere Bellei «diversi esperti hanno dato dello strano e inedito fenomeno spiegazioni diverse ma non tranquillizzanti» e ricorda che «a causa di una mancata risposta esaustiva del problema da parte della Sovrintendenza per i beni architettonici sulle modalità e sui materiali usati nel coso del recente restauro, Italia Nostra si è vista costretta a fare in modo di far presentare uninterrogazione al parlamento». Cè da sottolineare che il tema della coloritura dei leoni e della facciata del Duomo non è nuova. Quasi ventanni fa il parroco del Duomo, il sacerdote Rino Annovi denunciò sia il verde – probabilmente muffa – che il colore ocra che si formava dopo le piogge diluviali. Le spiegazioni di allora erano legate ad un pluviale mal disposto e si faceva riferimento allintervento di restauro del 1984. Insomma sulla necessità di proteggere e sistemare lopera gli allarmi sono antichi, ma ancora non sembra arrivata una soluzione. Per questo si moltiplicano gli interventi delle forze politiche e delle associazioni di tutela dei beni artistici e architettonici cittadini. Il problema è da risolvere e Bellei chiede al sindaco: «Cosa sintende fare per mettere al sicuro da un possibile degrado parte del monumento più importante della città? Se non sia il caso di mettere alle strette le autorità istituzionali competenti perchè diano una risposta che possa tranquillizzare i modenesi? Se non sia possibile chiedere limmediato intervento di un esperto in materia?». Sullo stesso tenore le richiese di Garagnani: «Le cause e la natura del fenomeno segnalato; le cause e la natura del fenomeno segnalato; i rimedi che i tecnici preposti al restauro intendono utilizzare per ripristinare in via definitiva la colorazione originaria dei materiali».






































