Angelino Alfano attacca Monti e Bersani: «Denunceremo agli italiani questo patto scellerato. Sembrano sfidarsi, ma è solo cinema: il Professore e il capo del Pd vogliono solo allearsi». Il segretario del Pdl in un’intervista ad ’Avvenire’ lancia la sfida: «Non staremo a guardare, non sarebbe nemmeno giusto per chi ci ha votato. Chiederemo a chi non vuole consegnare il Paese a Bersani, Vendola e alla Cgil di reagire. Ci opporremo a un patto che fa male al Paese. A un patto di potere. A un’intesa moralmente inaccettabile perché fondata sulle poltrone e non sulla politica». Poi boccia l’idea di una nuova larga coalizione qualora non uscisse dalle urne una maggioranza chiara. «Gli italiani – spiega – chiedono linearità e la mia posizione è netta: le alleanze per il futuro passano solo dal voto degli italiani, non da inciuci». Alfano sottolinea di credere e lavorare «per la vittoria. Monti si candida solo con un obiettivo: governare con Bersani. O peggio trasformarsi in ruota di scorta qualora l’alleanza tra Pd e Sel non tenga. Noi scegliamo la trasparenza. Lavoriamo a un programma fiscale dettagliato per rilanciare l’economia, far respirare imprese e famiglie…». «Il grande iceberg dell’elettorato alternativo alla sinistra si sta sciogliendo e per febbraio i voti saranno tornati – spiega -. Berlusconi è un maestro nelle rimonte e l’area che si è consolidata attorno a Monti e a Casini non convincerà mai chi ha votato per noi. Vedrà: chi è rimasto deluso e si è rifugiato nell’astensione tornerà a votare Pdl. I sondaggi di Alessandra Ghisleri sono chiari: noi siamo significativamente sopra il 30 e loro significativamente sotto il 40. Siamo separati da pochi punti. E la tendenza è a crescere». Per Alfano il patto con la Lega sarà capito al Sud: «Stiamo scrivendo un patto equilibrato che non crei nessuna discriminazione territoriale e che sia capace di esaltare le differenze. Il Sud ha capito, in Campania e in Sicilia siamo già avanti. E poi con Maroni ho sempre avuto sintonia. Io ministro della Giustizia e lui dell’Interno abbiamo lavorato insieme. Siamo pronti a farlo ancora». Intanto, venerdì 18 gennaio alle 16, presso il Tempio di Adriano in Piazza di Pietra a Roma, si terrà un incontro dal titolo «Tradizione, valori, politiche sociali nell’agenda di governo», promosso dalla fondazione Magna Carta. Introducono Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella e Maurizio Sacconi, conclude il segretario del PdL Angelino Alfano. «La crisi economica – si legge nella presentazione dell’evento – ha posto la questione sociale al centro dell’agenda politica. La politica è a un bivio: può limitarsi a dare risposte contingenti di tipo tecnico oppure, di fronte alle ragioni profonde della crisi, quali si sono espresse nel declino demografico, mettere al centro la persona, suscitare un nuovo vitalismo e derivare ricette e soluzioni economico-sociali partendo dall’uomo. Il dibattito elettorale non potrà quindi prescindere dai principi della tradizione nazionale e ciò darà luogo a due visioni politico-culturali profondamente alternative».