E lo Special one fa una gaffe su Etoo
«Se mi sento inferiore a Mourinho? No. Mourinho ha vinto la Champions League con lInter perché ha trovato una buona squadra. Roberto Mancini punzecchia il collega portoghese alla vigilia della sfida di Champions League che li vedrà rivali sulle panchine rispettivamente di Galatasaray e Chelsea. Il tecnico jesino, parlando al London Evening Standard, ha evidenziato i meriti avuti nel periodo nerazzurro, tra i quali quello di aver lasciato al suo successore la squadra con la quale lo Special One avrebbe conquistato lindimenticato Triplete. «Ha preso una squadra che, come il Manchester City, avevo costruito io», mette in chiaro Mancini. «Una squadra che aveva una forte mentalità. Quando sono arrivato allInter, giocavano un brutto calcio e io lho cambiato». «Per vincere la Champions League si deve essere fortunati», prosegue lex tecnico del Manchester City. «E una competizione difficile, strana. Strana perché – spiega Mancini – si può vincere il proprio girone nel mese di ottobre, novembre, dicembre e dopo, magari a febbraio, tutto può cambiare». A riguardo della sfida di stasera sera, secondo lallenatore il Galatasaray «non ha molte possibilità, anche in casa, perché il Chelsea è migliore di noi, una delle migliori squadre in Europa. Ma per il Galatasaray anche solo giocare contro il Chelsea rappresenta un momento importante e vogliamo fare bene». Interpellato sulla lotta per il titolo in Premier League, Mancini non rivela dubbi e punta sulla sua ex squadra: «Sarà una sfida tra City e Chelsea, perché i Blues sono migliorati molto. Ma vincerà il City». Mourinho non ha replicato alla dichiarazioni di Mancini,ma, come di consueto, è al centro di una polemica. Le sue parole su Samuel Etoo infatti hanno un giallo. In unintervista rilasciata a Canal Plus, il tecnico del Chelsea, commentando la mancanza di profondità nel reparto avanzato della sua squadra, ha messo in discussione letà del camerunense: «Il problema del Chelsea è che mi manca un attaccante», le parole dello Special One. «Ho Etoo, ma lui ha 32 anni, forse 35. Chi lo sa?», si domanda Mourinho ironizzando sui dubbi che spesso accompagnano la reale età dei giocatori africani. Parole che però sarebbero state registrare allinsaputa dellallenatore portoghese, scatenando il suo disappunto. Infatti, nella conferenza stampa di ieri il tecnico ha attacato i giornalisti: «Credo che dobbiate sentirvi in imbarazzo, da un punto di vista etico non penso che siate contenti che un vostro collega abbia registrato una conversazione privata rendendola pubblica. Non è un commento che avrei fatto in unintervista ufficiale», mette in chiaro il portoghese. «Se cè un allenatore che difende i suoi giocatori al mondo quello sono io. Etoo è Etoo e ha vinto quattro volte la Champions League, è con lui che ho avuto la miglior stagione della mia carriera. E uno dei pochi che è ancora con me anche in unaltra squadra». «Un allenatore – prosegue Mourinho – non fa questo se non ha stima del giocatore e della persona».