Due viaggi andata e ritorno Modena-Lugano, e altrettanti verso la Sardegna. Questa l’incredibile avventura di Gian Mario Azzena, autotrasportatore modenese di origini sarde, che negli ultimi due fine settimana ha cercato di dare una mano alla sua terra martoriata dall’alluvione. Con uno dei tir della sua azienda Gma srl, ha fatto spola oltreconfine per caricare materassi e mobili da un albergo dismesso e poche ore dopo era era già al porto di Livorno per salpare alla volta di Olbia. «A Lugano non trovavano un camionista che gratuitamente andasse a recuperare il materiale, così ho deciso di farlo io perché era giusto che aiutassi la mia gente», racconta Gian Mario, che in terra elvetica ha potuto contare su una rete di supporto importante: «Un museo ci ha regalato oltre 2mila giocattoli e per caricare sono stato aiutato da tanti volontari sardi emigrati in Svizzera e alcuni peruviani». E in parallelo alla mobilitazione a Lugano, anche a Modena c’è chi ha provveduto a riempire scatoloni con viveri e vestiti donati dagli studenti dell’Itis Corni e dagli iscritti della palestra Geesink. «C’è stata una tale partecipazione che abbiamo dovuto accatastare tutto il materiale in uno dei capannoni della ditta Saima Avandero che si è resa disponibile ad aiutarci. Una volta riempito il camion a Lugano – continua Gian Mario – ho fatto ritorno a Modena dove ho caricato il resto degli aiuti. Abbiamo ripetuto il viaggio due volte per quanta roba avevamo raccolto». Inutile dire che in Sardegna il mega-dono proveniente da sotto la Ghirlandina è stato accolto con entusiasmo: «Ho guidato personalmente il mio mezzo e ho fatto tappa in diversi Comuni, tra cui Torpè e Uras. E’ stata un’emozione grandissima perché siamo stati accolti con gioia. La popolazione ha subito danni incalcolabili e hanno bisogno di tutto il nostro aiuto». (vi.ma)