«Mescolare la storia con la religione mi pare una squallida speculazione elettorale»
Mentre a Pordenone il prefetto ha vietato di cantare Bella ciao in piazza il 25 Aprile per evitare problemi di ordine pubblico, a Modena prosegue la polemica sulla decisione di insegnarla agli studenti nelle scuole mentre vengono invece vietati i canti di Natale. A sollevare la questione è stato nei giorni scorsi Michele Barcaiuolo (FdI). E ora gli risponde Antonio Montanini, candidato sindaco di CambiAMOdena: «In linea con il nostro spirito rottamatore, rottameremo anche quelli come Barcaiuolo». E definisce le dichiarazioni dellesponente di centrodestra «fuorvianti». «Sono orgogliosamente figlio di un Partigiano – aggiunge – uno di quei tanti ragazzi che, a fianco deglAlleati, dopo quasi due anni di dure battaglie, proprio in questi giorni del 44, con entusiasmo e indomito senso patriotico, avevano provveduto a liberare la loro amata città». «La mia famiglia fu tragicamente toccata – prosegue -. Nel sacrario della Ghirlandina cè un mio zio, ne morirono altri due e uno finì in Campo di Concentramento. Bella Ciao è diventata «una canzone internazionale perché rappresenta la libertà delle persone dalle dittature e dai regimi. La nostra Costituzione si fonda su questa esperienza. Le ricordo che lei è candidato a fare il consigliere di una città che è Medaglia dOro alla Resistenza, non se lo dimentichi». Mescolare «in modo strumentale questioni storiche di così grande portata come la Resistenza, con aspetti religiosi attinenti alla sfera personale, mi pare una squallida speculazione elettorale. Faccio presente che i miei figli vanno alla scuola materna e imparano non solo le canzoncine religiose, ma anche tutte le preghierine».