Il rogo causato da uno scaldaletto

Ieri mattina alle 8 le sirene dei vigili del fuoco hanno squarciato il silenzio del centro storico. Una corsa sfrenata verso piazzale Boschetti 4 dove un incendio era divampato in un appartamento al primo piano. Ad innescare le fiamme un corto circuito di un riscaldatore per il letto che ha trasformato l’abitazione in un inferno. «Era spaventoso. Ho sentito delle urla per strada e mi sono affacciata alla finestra. Pensavo fosse un litigio, ma invece lingue di fuoco schizzavano fuori dalla finestra», racconta frastornata la signora Giacobazzi, residente della palazzina. Immediata l’evacuazione spontanea dei proprietari dell’appartamento, l’architetto Gioia Bertocchi e il marito, insieme agli altri abitanti. Un incidente che fortunatamente non ha provocato feriti, tranne quattro persone lievemente intossicate che dopo essere uscite dallo stabile, sono state accompagnate con l’ambulanza all’Ospedale di Baggiovara. L’odore acre del fumo ha raggiunto via Emilia centro attirando curiosi e gettando nel panico gli abitanti delle vie attigue. Sul posto anche la municipale che ha supportato i pompieri durante l’intervento durato fino a mezzogiorno. A creare problemi soprattutto i vestiti di lana avvolti dalle fiamme che i vigili hanno gettato dalle finestre insieme ai mobili, mentre un getto d’acqua li spegneva sulla strada. Verso le 10 l’incendio sembrava domato, ma durante lo sgombero si sono liberati ulteriori focolai che hanno costretto i pompieri agli straordinari. Scossa Gioia Bertocchi, ancora incredula dei danni nella sua abitazione. «Prima che scoppiasse l’incendio lo scaldino elettrico aveva bruciato un lenzuolo, ma poi eravamo riusciti a spegnerlo. -Ci siamo spostati in un’altra stanza perché la puzza di bruciato era fastidiosa, ma probabilmente il calore ha raggiunto un’altra termocoperta che ha preso fuoco». Oltre al primo piano, i vigili sono stati costretti ad evacuare anche il resto della palazzina. Il grande calore che si è sviluppato ha sventrato e reso inagibili tre interni: all’ammezzato, al primo e al secondo piano e dovranno passare almeno due giorni prima che le travi si raffreddino completamente. Domani un tecnico comunale interverrà per verificare la tenuta del soffitto. nVincenzo Malara