Il gol partita nella ripresa. I rosanero chiudono in nove

In molti ci speravano e in pochi ci credevano. E invece il Carpi è riuscito nell’impresa più difficile: fare il migliore regalo di Natale ai propri tifosi, battendo il Palermo capolista e centrando la terza vittoria casalinga (la seconda di fila) e il terzo risultato utile consecutivo. Meglio di così non si poteva chiedere ai ragazzi di Vecchi, capaci di stendere i rosanero grazie al rigore di Memushaj e ad una prestazione fatta di grande corsa e determinazione. Il Palermo ha perso la testa nel vero senso della parola. L’ha persa Sul campo, chiudendo il match in nove (cartellino rosso per Daprelà e Milanovic) e con la panchina decimata da altre espulsioni, e l’ha persa in classifica lasciando la vetta all’Empoli, vincitore sul campo del Novara. Vecchi ha mischiato le carte, mandando in campo Di Gaudio al posto di Sgrigna, non al top della condizione, e riconsegnando i gradi da titolare a Kovacsik, nuovamente avanti nelle gerarchie rispetto a Nocchi. Sul campo la differenza di qualità che si sarebbe dovuta vedere non si è vista. Il Carpi ha saputo controllare senza particolari preoccupazioni le incursioni dei siciliani che per primi hanno tentato di sbloccare la partita con la bella punizione a di Barreto. Dopo un avvio timido da entrambe le parti, la squadra di Vecchi è salita di tono. Le cose sono poi cambiate nella ripresa. Nel tentativo di vincere la partita e di scardinare al difesa avversaria, Iachini ha optato per il cambio di modulo. Ma passando al 3-4-3 il tecnico dei rosanero ha dato maggiori spazi alle ripartenze del Carpi. Al 26’ l’episodio che ha cambiato la partita: palla per Concas in anticipo su Daprelà che allarga il braccio e tocca la sfera. Per Candussio è rigore ed espulsione per doppia ammonizione di Drapelà. L’occasione per portarsi avanti è più unica che rara e Memushaj non se la lascia scappare. Palla in fondo al sacco e vantaggio Carpi. E qui succede quello che non ti aspetti, il Palermo, come detto, perde la testa. Già in dieci uomini, il rosanero perdono anche Iachini, allontanato dalla panchina per proteste. Poco dopo Candussio alza il cartellino rosso anche sulla testa di Milanovic, colpevole di avere rifilato una manata a Memushaj. Nei minuti finali il Palermo non riesce a rendersi pericoloso, anzi è il Carpi ad andare vicino al raddoppio. Il risultato però non cambia, i ragazzi di Vecchi festeggiano la seconda vittoria casalinga e si preparano ad un dolce Natale. Il Palermo torna in Sicilia con meno certezze e con l’etichetta di capolista tutta da riconquistare. (re.sp.)