Dal 13 al 16 giugno, per il rilancio dell’artigianato

PAVULLO – La Fiera dell’Economia Montana è salva: ci sarà, nonostante il contesto di crisi, con la 18ª edizione già fissata dal 13 al 16 giugno. La decisione è stata presa in questi giorni, in cui è stato formalizzato anche con delibera di giunta del 12 marzo l’accordo organizzativo con la Comunità Montana per l’appuntamento ‘vetrina’ dell’Appennino che si svolge con cadenza biennale dal 1987, ma ha già visto la luce nel 1983. Il Comune si occuperà della manifestazione in sé, mentre alla Comunità Montana farà capo l’organizzazione dei convegni. A sua volta poi, il Comune continuerà ad appoggiarsi a un’impresa esterna per la gestione operativa, che si occuperà tanto degli spazi espositivi e pubblicitari quanto delle aree spettacoli presenti. Per questo, è stato lanciato giusto martedì un bando con offerte da presentare entro il 15 aprile. Al concessionario spetterà il diritto di percepire tutte le entrate derivanti dalle tariffe versate dagli espositori per l’occupazione degli stand e delle aree espositive. Ma potrà contare anche sugli eventuali introiti derivanti da potenziali sponsor. Il servizio sarà affidato al concorrente che avrà presentato la maggiore percentuale unica di ribasso sui vari importi delle tariffe a base di gara. L’approdo non era per nulla scontato, data la congiuntura: «C’è stato il rischio di non riuscire a farla la fiera quest’anno – spiega il sindaco Romano Canovi – visto il perdurante contesto di crisi. Ma abbiamo spinto per andare avanti lo stesso, perché si tratta di una fiera affermata che può rappresentare un aiuto concreto per le imprese, ancora più importante in questa situazione. Non possiamo certo cambiare il quadro europeo o lo spread, ma possiamo fare questo: garantire una vetrina locale che da sempre richiama un vasto afflusso di visitatori. Ci crediamo molto». L’edizione 2011, dove già la crisi si faceva sentire, fu un successo portando comunque oltre 200 espositori su 8mila metri quadrati che diedero vita a uno scenario altamente suggestivo tra piazza Toscanini, via Braglia e via Molinetto. In scena, un ventaglio di proposte quantomai variegato: dalle macchine e attrezzature per l’agricoltura e l’edilizia ad automezzi, arredamento, tecnologie per casa, ufficio e giardino, abbigliamento, artigianato ed enogastronomia. Senza per questo dimenticare formazione, editoria e associazionismo. Il meglio della montagna in mostra, insomma, con tutto il suo perché. Quest’anno si prova a fare altrettanto, rilanciando gli incentivi: sconti del 10% sulla quota di partecipazione per il noleggio degli stand per le ditte commerciali con sede nei paesi della Comunità Montana, percentuale che sale al 30% per le ditte artigianali, perché la fiera vuole confermare il suo occhio di riguardo soprattutto per il mondo dell’artigianato locale. Altri sconti del 25% sulle aree scoperte non attrezzate, per complessivi 12mila euro già messi a bilancio. Complessivamente la spesa, con anche tutta l’organizzazione, non potrà superare i 20mila euro, che saranno equamente divisi tra Comune e Comunità Montana: 50 e 50. La sfida è lanciata dunque, e si spera in una risposta anche questa volta convincente da parte di tutti gli attori per confermare la vitalità di un’economia che trova ancora la sua arma migliore nella variegata realtà artigianale che ha fatto la lunga storia della montagna. E può continuare a farla, perché affonda le sue radici nella vita reale. nDaniele Montanari