Continuano i ricorsi contro le multe comminate tramite autovelox, ma chi si aspettava maggiore chiarezza sul tema rimane spiazzato dalla notizia di oggi: due sentenze della Corte di Cassazione, una in contrasto con l’altra, firmata nello stesso giorno, nella stessa sezione della Cassazione, dallo stesso relatore.
La prima sentenza stabilisce che la “non omologazione” dell’apparecchio autovelox sia sufficiente per annullare la multa, mentre la seconda ordinanza aggiunge che, oltre a questo requisito, sia necessario presentare anche una querela di falso nei confronti del responsabile e firmatario del verbale.
Questa diversità di giudizio è un segnale del livello di incomprensione che regna sulla questione dei tutor rileva-velocità.
La vicenda riguarda, naturalmente, anche il Comune di Modena, dopo il recente annullamento – che ha fatto scalpore – di 13 multe ad un automobilista che, all’uscita 6 della Tangenziale Carducci, se l’era viste contestate dall’altrettanto contestato modello di autovelox Exspeed 2.0, lo stesso che dall’estate scorsa è nel mirino della Procura di Cosenza, in quanto non omologato.
Dello stesso modello fa parte anche l’autovelox di Formigine, sulla Tangenziale Modena-Sassuolo, ora spento da mesi.
Come ha fatto notare il Codacons Modena, nei giorni scorsi: “Esiste un grave vuoto normativo che mina la credibilità dei controlli e delle sanzioni e che deve essere risolto il prima possibile”.