L’emergenza smog si fa sempre più preoccupante. In base al dossier sull’inquinamento presentato da Legambiente emerge che nel 2017 tutte le città capoluogo dell’Emilia Romagna hanno sforati i limiti di legge per quanto riguarda le polveri sottili. Modena purtroppo risulta prima tra le peggiori per la qualità dell’aria
Modena è la città più inquinata dell’Emilia Romagna con ben 158 giorni di sforamenti rilevati, tra superamenti di Pm10 e Ozono. A fotografare questa drammatica situazione di emergenza è il rapporto sull’inquinamento atmosferico nelle città italiane presentato da Legambiente, che fa emergere come la qualità dell’aria nella nostra penisola sia preoccupante. Nonostante il problema sia diffuso in tutta l’Italia la situazione peggiore, dovuta in parte anche alle condizioni climatiche, si registra nelle zone della pianura padana. In Emilia Romagna tutte le città capoluogo, escluse Forlì e Cesena, nel 2017 hanno superato i 35 giorni di sforamento consentiti per legge per quanto riguarda i limiti di pm 10. E il primo posto tra i peggiori va proprio a Modena con 83 giornate di sforamenti. Dato di molto al di sopra del doppio dei limiti consentiti per legge. Situazione critica anche per quanto riguarda il superamento dei limiti di ozono, che anche in questo caso piazzano Modena prima in classifica al pari di Piacenza con 75 giorni di sforamenti. Con l’arrivo del nuovo anno la situazione non sembra destinata a migliorare, nei primi 28 giorni del 2018 infatti la centralina di via Giardini ha già accumulato 17 giorni di superamento dei limiti di pm10. Numeri drammatici che si traducono per tutta la cittadinanza in problemi di salute, costi per il sistema sanitario e impatti rilevanti sugli ecosistemi.