Nel 2018 i modenesi hanno respirato aria inquinata un giorno su tre. A fotografare la situazione è il rapporto sull’inquinamento atmosferico di Legambiente dal quale è emerso che Modena è la città più inquinata della regione

Tra polveri sottili e ozono, Modena si conferma maglia nera della regione per la qualità dell’aria. I modenesi nel 2018 un giorno su tre hanno respirato inquinanti. A dirlo sono i dati presentati nel dossier Mal’aria 2018 di Legambiente che, unendo le infrazioni alle norme che riguardano i diversi inquinanti, hanno fatto emergere come in città lo scorso anno i giorni di sforamento sono stati complessivamente 117, di cui 51 per PM10 e 66 per ozono. Il 2019 non è certo cominciato meglio: nei primi 22 giorni del nuovo anno la situazione è andata peggiorando e sotto la Ghirlandina si sono già accumulati 11 giorni di superamento dei limiti di polveri sottili, facendo meglio solo di Ferrara dove i giorni fuori legge sono stati 14. Secondo Legambiente per migliorare la situazione non servono misure sporadiche, ma bisogna mettere in atto interventi strutturali e azioni ad hoc di livello nazionale oltre che locale in modo da rivedere totalmente la mobilità all’interno delle nostre città  dando priorità al trasporto pubblico ed alla mobilità condivisa e collettiva. Un primo passo per una riduzione del tasso di motorizzazione, verso un obiettivo di decarbonizzazione dei trasporti, sia di persone che di merci. Serve anche una strategia ad hoc per ripensare la mobilità casa-scuola degli studenti, togliendo fin da subito la deroga per l’accompagnamento dei figli a scuola.  Assieme a questa operazione, è necessario mettere in campo un intervento deciso di riqualificazione energetica dell’obsoleto patrimonio edilizio delle nostre città. Due strategie che devono diventare prioritari, non solo per migliorare l’aria che respiriamo ma anche per rispettare gli accordi di Parigi sul cambiamento climatico, e contenere l’innalzamento della temperatura entro il grado e mezzo.