Per la prima volta a Modena è stato applicato il progetto Anthea che consiste in un’app per tablet attraverso la quale i genitori divorziati possono dialogare tra loro e condividere la gestione dei figli con il monitoraggio del giudice

La tecnologia è sempre più presente nella vita di tutti i giorni. Per la prima volta a Modena due giovani divorziati hanno deciso di condividere la gestione dei figli attraverso un’applicazione per tablet, si tratta del Progetto Anthea, che consente anche al giudice il controllo del loro operato e che mira a ridurre il contenzioso che si sviluppa in questi casi, rendendo verificabili le azioni dei genitori. Dopo appena dieci mesi dalla sua presentazione, per la prima volta il Progetto Anthea arriva in un Tribunale Italiano e una coppia di giovani genitori modenesi ha deciso di aderirvi in occasione della presentazione del ricorso congiunto per scioglimento del matrimonio. La piattaforma Anthea è utile nella comunicazione tra le parti in tutti gli aspetti che riguarderanno la gestione dei figli. Basterà applicare la app per mettere in rete le parti: consentire al giudice di valutare in diretta il comportamento dei figli e consentire ai genitori di dialogare tra loro su una piattaforma informatica “controllata”. Tutte le informazioni e gli accordi infatti potranno far fede in sede di giudiziale in quanto lo storico di esse potrà essere scaricato e portato in giudizio. Il Progetto ha lo scopo di mettere a nudo i veri atteggiamenti delle coppie genitoriali nei momenti di contatto lontano dalle aule di tribunale e tutelare gli interessi dei minori.