Aldo Milani, il rappresentante del sindacato Si Cobas arrestato lo scorso gennaio nell’ambito delle vicende legate alle proteste dei lavoratori dell’azienda ‘Alcar Uno’, è di nuovo un uomo libero. Il gip di Modena gli ha revocato l’obbligo di dimora

Torna in piena libertà Aldo Milani, il coordinatore nazionale dei Si Cobas che era stato arrestato per concorso in estorsione lo scorso gennaio, quando venne sorpreso insieme al mediatore Danilo Piccinini in un incontro con la famiglia Levoni, proprietaria dell’azienda Alcar Uno. Le immagini registrate da una microcamera nascosta documentarono il passaggio di una presunta mazzetta nelle mani di Piccinini, ma Milani si è sempre dichiarato innocente e vittima di un raggiro, tanto che ha scelto il processo con rito ordinario la cui prima udienza è stata calendariata per il giorno 27 settembre. Intanto il Giudice per le indagini preliminari di Modena, Eleonora De Marco, ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore Marina Prosperi, secondo cui ad oggi non sussisterebbe nessuno degli elementi che giustificano una misura di obbligo di dimora. Nella documentazione portata all’attenzione del Giudice dalla stessa Prosperi figurano anche diverse carte che testimoniano la regolarità delle vertenze sindacali portate avanti dallo stesso Milani. Intanto anche questa mattina, all’esterno dell’Alcar Uno, si sono registrati nuovi scontri fra manifestanti e forze dell’ordine. Il sindacato protesta per la cancellazione dal libro paga dell’azienda di 52 lavoratori avvenuta in maniera improvvisa.