Presentato questa mattina il rapporto del 2016 dell’Osservatorio Diocesano sulle povertà, riferito ai centri di ascolto ‘Porta Aperta’ di Carpi e Mirandola

Anche il 2016 a Carpi e Mirandola si è chiuso con una diminuzione rispetto all’anno precedente di famiglie incontrate, anche se molto limitata rispetto al calo del 2015. Questo quanto è emerso dal rapporto del 2016 dell’Osservatorio Diocesano sulle povertà. I nuclei incontrati dal Centro di ascolto diocesano Porta Aperta di Carpi sono stati 680, mentre nell’area di Mirandola si sono recate 169 famiglie. Entrando nel dettaglio, nella città dei Pio, i nuclei italiani che hanno chiesto aiuto sono stati il 40% del totale, mentre i colloqui complessivi hanno visto un aumento dell’8%.

A Mirandola invece il calo delle persone che hanno chiesto sostegno, rispecchia il dato del calo di residenti, tra il 2012 anno del sisma, e il 2016, oltre 1000 persone, di cui quasi 600 stranieri, hanno trasferito altrove la loro residenza. Nel centro di ascolto mirandolese quindi negli ultimi anni si sono presentate meno persone, ma è aumentata la frequenza degli incontri e il numero di italiani che si è rivolto al servizio.

Nel video le interviste a:
– Alessandro Gibertoni, Coordinatore Centro Ascolto Porta Aperta Carpi
– Don Massimo Dotti, Direttore Caritas Diocesana di Carpi