La vertenza Seta è stata ieri al centro del dibattito in Consiglio comunale. L’assessore Giacobazzi ha minimizzato il problema. Non sono mancate tensione all’interno della maggioranza stessa del Pd
di Giuseppe Leonelli

La vertenza Seta è stata ieri al centro del dibattito in Consiglio comunale. Il quadro, come noto, è quanto mai problematico: da una parte l’azienda guidata da Vanni Bulgarelli che rivendica la propria scelta sulla organizzazione del lavoro, dall’altra i sindacati che descrivono una situazione insostenibile e procedono con gli scioperi, l’ultimo lunedì. Molteplici le osservazioni mosse dagli autisti: dalla mancata integrazione del turnover alla inadeguatezza dei mezzi circolanti, dagli straordinari obbligatori con sanzioni per chi non si adegua alla richiesta di servizi igienici minimi, oggi assenti, ai capolinea.  E’ in questo contesto che ieri in Consiglio l’assessore Giacobazzi ha tentato di minimizzare il problema sottolineando l’aumento dei biglietti multicorse venduti (passati da circa 33mila in sei mesi a 35mila) e assicurando come Seta, pur “non essendo una municipalizzata, ma un’azienda con autonomia di gestione che opera in regime di mercato” garantisca la piena sicurezza dei mezzi. Parole che però non sono bastate a placare i malumori anche all’interno della maggioranza stessa con Carpentieri del Pd che ha preteso che Seta presenti un piano della sicurezza in Consiglio e con il bersaniano Trande che ha proposto di istituire un mediatore esterno per conciliare le posizioni di azienda e sindacati.