Questa mattina si è svolta a Palagano la cerimonia di commemorazione della strage di Monchio, Susano e Costrignano. La rappresaglia compita dalle truppe naziste il 18 marzo del 1944 dove persero la vita 136 persone
Di Giuseppe Leonelli

Un patto con l’ambasciata tedesca per ricostruire la Buca di Susano, uno dei luoghi simbolo delle stragi naziste in Italia e in particolare della strage dì Monchio del 1944 quando vennero uccise 136 persone. Commosso ricordo a Palagano dell’orrore nazista. Un ricordo che ha visto unite istituzioni italiane e tedesche, familiari dei militari tedeschi e familiari delle vittime di quella strage. In particolare il figlio di uno dei componenti del battaglione tedesco che trucido’ i palaganesi ha incontrato i famigliari delle vittime. “Mi vergogno per quanto accaduto e per quanto fatto da mio padre -ha detto il signor Wolfchan dopo aver intonato una struggente canzone in tedesco-. Se i discendenti delle vittime e dei colpevoli si incontrano possono sanare le ferite. Mai più fascismo è mai più guerra”.

‘Io rappresento il paese da dove provengono le persone che provocarono queste sofferenze immani -ha detto il ministro dell’ambasciata tedesca Schneider  -ma sono felice di poter condividere con voi questo momento di ricordo e omaggio delle vittime’.

La Buca di Susano dunque come simbolo di memoria e memoriale di pace. Le rovine della casa in cui vennero trucidate sei persone dalla furia nazista diventerà museo vivo di commemorazione. Un museo che vedrà al proprio interno l’albero nato qualche anno fa tra le rovine della casa, immagine della vita che rinasce anche nei luoghi più oscuri e terribili della storia.

Alla cerimonia oltre al sindaco Braglia anche il procuratore De Paolis, il parlamentare Richetti e la consigliere regionale Serri, circondati dai bambini delle scuole di Palagano e dalla banda militare.