Dopo la stangata sui biglietti (passati pochi mesi fa da 1.20 euro a 1.50 euro), Seta del presidente Bulgarelli lancia una nuova iniziativa per promuovere l’uso dei mezzi pubblici: più viaggi meno paghi negli esercizi commerciali di Coop Alleanza 3.0, Decathlon ed in quelli convenzionati con il circuito 2Pay

Come si promuove l’utilizzo dei mezzi pubblici per scongiurare il dramma-smog? Con un bello sconto alla Coop. Succede a Modena. Dopo la stangata sui biglietti (passati pochi mesi fa da 1.20 euro a 1.50 euro), Seta del presidente Vanni Bulgarelli – dichiaratosi incompetente nel settore, ma fortemente voluto dal sindaco Muzzarelli – lancia una nuova iniziativa per – si legge nella nota ufficiale – promuovere l’uso dei mezzi pubblici e premiare gli utenti fidelizzati. Da febbraio a dicembre 2017, ad ogni viaggio, gli abbonati di Modena e Reggio Emilia potranno infatti accumulare punti che si trasformeranno in buoni sconto, utilizzabili negli esercizi commerciali di Coop Alleanza 3.0, Decathlon ed in quelli convenzionati con il circuito 2Pay delle province di Modena e Reggio. Partner organizzativo del progetto è la start up Koyn srl di Modena, aderente ad Achab Group di quel Paolo Silingardi che si candidò alle primarie Pd togliendo voti alla Maletti e favorendo la vittoria di Muzzarelli. 

Tutto torna insomma.

Certo, formalmente, i responsabili dell’iniziativa hanno usato parole di apertura a tutti, non solo a Coop.

Ma la nota ufficiale parla chiaro. ‘Una volta iscritti si accumulano 20 punti per ogni convalida effettuata a bordo dei mezzi Seta: con 200 punti si ha diritto ad un buono sconto da 1 euro. Gli ecopunti possono anche essere convertiti in punti socio Coop Alleanza 3.0, Decathlon e credito 2Pay’. “Il progetto premia chi utilizza con maggior frequenza il bus ed è coerente con gli obiettivi qualitativi del contratto di servizio e vuole rendere più attrattivo il trasporto pubblico locale” – afferma Andrea Burzacchini, scelto recentemente sempre da Muzzarelli come amministratore unico di Amo, nonostante non avesse partecipato al bando pubblico per la selezione dei candidati escludendo così i candidati veri (Cottafavi e Carapellese).

A Modena insomma funziona così: più usi l’autobus, del presidente voluto dal sindaco e dell’Amo presieduto sempre da un uomo di Muzzarelli, più ottieni sconti alla coop che oggi si chiama 3.0, ma che fu di quel Mario Zucchelli che insieme alle giunte Barbolini-Pighi impedì per decenni l’insediamento del concorrente Esselunga nell’area dell’ex consorzio e punì severamente (oscurandoli nella tv edita dalla coop, come confermò il deputato Pd Baruffi) i compagni del Pd che permisero a Caprotti di insediarsi a Soliera. Perché la coop sei tu e i bus lo sono di più. O la coop è la giunta di piazza Grande. Perché, come garantisce il sindaco, a Modena il sistema triangolare coop-Pd-istituzioni non esiste. Del resto, pare che a Modena anche la pioggia non sia bagnata. Basta crederci. Basta lo dica il Pd.

Nel servizio l’intervista a Vanni Bulgarelli Presidente Seta