Aperta ieri mattina l’unica busta pervenuta. Si tratta di una Ati composta da Cmb, Aec di Zaccarelli, Coseam che fa riferimento a Piacentini costruzioni e ancora Neri, Garc, Politecnica e Arkè

Ci sono tutti i principali player modenesi, rivali ma decisamente concordi nel fare insieme lavori per 35 milioni di euro. C’è la cooperativa Cmb, l’Aec di Zaccarelli, il Coseam che fa riferimento a Piacentini costruzioni e ancora Neri, Garc, Politecnica e Arkè. 

Sono queste le aziende racchiuse nella unica Ati che ha presentato una offerta per la riqualificazione complessiva del comparto ex Amcm. L’unica busta presentata è stata aperta pubblicamente ieri mattina in municipio. 

Si tratta di un mega cantiere da 35 milioni di euro (esclusi gli interventi già finanziati) per una durata di 36 mesi e prevede la realizzazione di funzioni pubbliche (per servizi culturali e sportivi), residenziali, commerciali e terziarie. Il bando per il cosiddetto ‘Parco della creatività,  scadeva il 30 novembre ma era stato prorogato fino al 9 gennaio ed ora i tecnici valuteranno l’unica offerta pervenuta. 

La procedura ora prevede due distinte fasi: l’affinamento della proposta da porre a base di gara (tramite un dialogo con gli operatori) e la scelta dell’operatore aggiudicatario (a questo punto uno solo). Sarà anche necessario sottoporre al Consiglio comunale le proposte di modifica al piano investimenti e delle alienazioni e di previsione di costo complessivo del progetto. L’affidamento dell’esecuzione degli interventi approvati e autorizzati, avverrà con previsione di pagamento del corrispettivo in parte in denaro (contributi pubblici del Comune e regionali) e in parte tramite trasferimento all’affidatario della proprietà di beni immobili compresi nel programma di recupero.