Si è chiusa questa sera la tre giorni a Modena dedicata alla Cultura digitale. Il tema di oggi è stato il futuro

La cultura digitale in Italia è ancora un problema in Italia, secondo le ultime stime infatti il costo del ritardo digitale nel nostro Paese è valutabile in circa 2 punti di Pil e in 700mila posti di lavoro non creati. Considerando questo, bisogna dunque guardare al digitale non solo come un’opportunità, ma come a una parte essenziale e naturale della propria attività e della propria organizzazione. Questo in sintesi il senso della prima edizione di ‘Modena Smart Life’, l’iniziativa promossa dalla Fondazione San Filippo Neri sull’importanza della cultura digitale. La manifestazione si è chiusa con un’intera giornata dedicata all’internet delle cose. Tra i temi legati al futuro, si è parlato di oggetti in rete, artigiani digitali, stampanti 3D nelle case, commercio on-line e auto connesse ad internet. Un altro spunto molto discusso è stato quello legato al mondo di internet veloce, che può diventare un diritto mentre l’infrastrutturazione digitale in fibra ottica è già un’esigenza primaria. Sempre al San Filippo Neri, nella sala Manifattura, la giornata conclusiva di ‘Modena Smart Life’ è stata dedicata alla presentazione di soluzioni e tecnologie che estendono Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti, per le Piccole e Medie Imprese e per la Pubblica Amministrazione. Hanno inoltre destato curiosità nei modenesi le esibizioni e dimostrazioni pratiche a cura di una ventina di start up e aziende innovative: dagli occhiali intelligenti al sistema per il controllo della sicurezza domestica, dal robottino che si occupa del risparmio energetico alla modalità per recuperare la bicicletta rubata, fino al controllo della produzione da remoto delle macchine utensili.