Già 27 i casi nel 2016 registrati a Modena e provincia. Sul triste fenomeno è alta l’attenzione della Polizia Municipale
Le ultime ricerche confermano un aspetto allarmante: la forte correlazione esistente tra al violenza contro gli animali e quella contro gli umani. Se il tema è da tempo all’attenzione del Fbi americana che nel 2016 realizzerà un apposito database di questi reati, anche le polizie locali si stanno attrezzando in tal senso. A Modena sono centinaia le richieste d’intervento relative a maltrattamenti: 341 nel 2014 e 263 nel 2015 e già 27 quelle giunte nei primi due mesi del 2016. All’interno del Comando di Polizia Municipale a verificare le segnalazioni è il Nucleo di Polizia di Prossimità coordinato da un ispettore che, tra le varie competenze, segue anche quelle relative al benessere animale collaborando con l’Ufficio diritti degli animali e con l’Azienda Usl. Per quanto riguarda le segnalazioni, risultano essere di vario genere: possono andare dal cane avvelenato perché accusato di recare disturbo ai vicini a conflitti tra i partner. Diverse anche le situazioni che riguardano i minori. In questo caso, l’attività della Municipale si svolge in stretta collaborazione con i Servizi sociali per la valutazione delle condizioni in cui i ragazzi arrivano a compiere simili gesti. Studi scientifici rilevano che, nel caso di maltrattamenti agli animali messi in atto da bambini o adolescenti, il comportamento può essere interpretato come sintomo di una situazione di difficoltà del bambino che potrebbe essere l’indicatore di un’escalation del comportamento deviante, come a dire che la violenza esercitata su un piccolo animale potrebbe essere il via per compiere successivamente ad altri atti di natura violenta. La crudeltà su animali dunque, oltre ad essere un reato da contrastare e punire di per sé è quindi anche un indicatore di pericolosità sociale.