La campanella suona anche per loro. Sono oltre cinquanta i nonni volontari che in quest’anno scolastico si recheranno in una novantina di classi di ogni ordine e grado per coinvolgere circa 2000 studenti di età molto diverse. Dall’orto alla classe dove grazie alla loro memoria, unita a un’inesauribile energia, attraverso i loro racconti prendono vita la storia e le tradizioni locali. È in questo modo che i bimbi assaporano il ruolo dei cantastorie esattamente come accadeva prima che la televisione entrasse in ogni casa, le narrazioni mitologiche o letterarie e la magia delle favole che una volta si raccontavano vicino al focolare domestico, ascoltano la narrazioni della vita nei campi, imparano a costruire aeromodelli e fiori di carta per divertirsi in modo semplice e, i più grandi si raccontano a vicenda le loro storie in un rapporto di reciprocità che attraverso generazioni e secoli diversi.