L’amarezza per la retrocessione a quota 38 punti lascia subito spazio alla voglia di programmazione in casa biancorossa con la carica del patron Bonacini

Entro fine settimana parlerà alla stampa. Poi martedì 24 sarà in esclusiva negli studi di Tv Qui per tracciare il bilancio di un anno comunque indimenticabile. Stefano Bonacini è l’uomo sotto le luci dei riflettori nel dopo-retrocessione. La sua carica, la voglia di ricominciare subito sono il miglior paracadute per il Carpi dopo l’amaro epilogo di Udine. Mister Gaudì lo aveva già confidato ai più stretti collaboratori prima della sfida della Dacia Arena: se domenica dovesse andare male ci riproviamo subito. Quella che comincerà a fine agosto sarà la sua decima stagione nel calcio, due alla Dorando Pietri e otto alla guida del Carpi. Era impensabile per un vincente come lui – capace di conquistare 5 promozioni negli ultimi 7 anni – chiudere con una retrocessione. Bonacini e i suoi soci Claudio Caliumi e Roberto Marani saranno ancora nel cuore del Carpi che con i 10 milioni di euro del paracadute proverà a essere subito protagonista fra i cadetti. Mercoledì, quando alle 17,30 sul manto del Cabassi si svolgerà un’amichevole a ranghi misti fra la squadra biancorossa e i manager dello sponsor Azimut, ci sarà il rompete le righe per la squadra, mentre dalla prossima settimana Bonacini comincerà a disegnare il prossimo Carpi. Tanti i temi da affrontare subito. In primis quello dello stadio, con il sondaggio effettuato in Lega per capire come avere una nuova deroga per poter tornare al Cabassi. Poi i ruoli cruciali di allenatore e direttore sportivo. Giancarlo Romairone e Fabrizio Castori hanno sfiorato in coppia un capolavoro, ma il tandem potrebbe sciogliersi. Dopo due anni si potrebbe infatti chiudere il ciclo del tecnico di San Severino, anche se qualsiasi scenario è ancora aperto. Possibile invece che il d.s. genovese sia l’uomo cui affidare la cabina di regia per riprovare a conquistare la serie A.