Da sei partite sulla panchina gialloblù, il mister ha cambiato il volto della squadra. Vediamo quali sono stati gli effetti positivi nella corsa per la salvezza

In attesa di conoscere il risultato del posticipo di stasera tra Cesena e Pro Vercelli, concentriamoci su quanto di buono l’arrivo di Cristiano Bergodi sulla panchina del Modena ha portato alla squadra. Insomma: i benefici effetti della cura-Bergodi. Dopo un primo pareggio di “assestamento” colto sul campo di Vercelli, dopo la pesante scoppola per 1-4 subita ad opera del Trapani (ma in undici contro nove) e dopo l’immeritata sconfitta di Chiavari con l’Entella, proprio quando il Modena sembrava rassegnato ad una retrocessione diretta in Lega Pro, improvvisamente la squadra è rifiorita, sia dal punto di visto caratteriale che da quello atletico, riparando i danni vistosi della precedente gestione Crespo. Dalla gara del 19 aprile con il Perugia, non sembra più lo stesso Modena, per fortuna. Grinta,determinazione, aggressività, voglia di non mollare mai, ma anche gioco piacevole e saggia applicazione tattica. L’effetto Bergodi che ha contagiato anche i suoi giocatori. La difesa, innanzitutto, da tre partite non accusa più cali di tensione, persino Marzorati sembra molto più sicuro, e sulle fasce Osuji ha dato sostanza e combattività, mentre Rubin è in prepotente crescita atletica, proprio sul finale di stagione, condita finalmente da cross come Dio comanda. Su Manfredini e Gozzi non ci sono mai stati dubbi. A centrocampo ora c’è più scelta e duttilità: Nardini garantisce impegno e dedizione (peccato per quell’occasione gol fallita contro il Crotone), Giorico è insostituibile, ruba palloni e fornisce assist al bacio (come il traversone per Granoche e poi assist per Luppi proprio venerdì scorso), Bentivoglio va ancora a corrente alternata, ma quando è in giornata (come a Bari) fa girare bene tutta la squadra. Belingheri è un eccellente jolly, sia da mezzala che da trequartista, ruolo in cui si alternerà in queste ultime partite con Mazzarani, che fino a quando il fisico regge è giocatore da serie A. In attacco, il ritorno al gol di Luppi è un toccasana, sperando che possa arrivare in doppia cifra (ora è a quota 8), Granoche è sempre in agguato e quando si sveglia son dolori (per gli altri: vedi Perugia) e lo stesso Stanco, con il suo fisico da corazziere, potrà senz’altro venire utile alla causa. Questo, ormai, lo zoccolo duro della squadra nella corsa alla salvezza, con  gli altri giocatori che sembrano comunque tutti uniti in un unico obiettivo: la permanenza del Modena in serie B.