Giornata di vigilia per i gialloblù che domani al PalaPanini hanno l’occasione per chiudere la serie di semifinale con Trento. All’orizzonte la possibilità di giocarsi lo Scudetto e l’ennesima finale

La caccia di finali, espressione tanto cara al coach della Dhl Modena, prosegue e domani potrebbe vivere un nuovo decisivo episodio. Al PalaPanini arriva Trento per gara 3 di semifinale, in una serie che vede i modenesi avanti 2-0 grazie al successo casalingo di gara 1 e quello esterno in rimonta al tiebreak di gara 2. Dopo l’annunciato addio a fine stagione, il tecnico gialloblù Angelo Lorenzetti vuole regalare alla sua città d’adozione e a sé stesso un altro grande risultato: la possibilità di giocarsi l’ultima finale e, chissà, riportare sotto la Ghirlandina uno Scudetto che manca dal 2001/02, quando lui stesso sedeva sulla panchina nella prima esperienza geminiana. Corsi e ricorsi storici, però, non devono smarrire l’attenzione di Ngapeth e compagni per un match sulla carta più che alla portata, non foss’altro per il peso sulle spalle di Trento dato dalla stanchezza e delusione per una Champions League svanita all’ultimo pallone, ma anche dallo svantaggio nella serie. Ad ogni modo il tecnico della Diatec Stoytchev è sempre un cliente pericoloso e dunque massima attenzione, ma anche uno sguardo avanti. Tra i motivi di maggior interesse ci sarà sicuramente la situazione legata a Nemanja Petric. Lo schiacciatore serbo ha avuto un’altra decina di giorni per lavorare sempre più intensamente, per aumentare la propria condizione atletica e, dunque, c’è curiosità per capire quanto spazio gli regalerà coach Lorenzetti. Facendo i debiti scongiuri, al momento la qualificazione alla finale appare un’ipotesi più che concreta e, dunque, arrivarci con un minimo rodaggio potrebbe essere per lo schiacciatore il miglior modo di rientrare in un gruppo che per conquistare un grande risultato ha bisogno di tutte le proprie forze e di tutte le proprie qualità.