La Pomì Casalmaggiore ha riportato a sorpresa il titolo continentale in Italia, un’impresa firmata dal tecnico geminiano contro il Vakifbank Istanbul del concittadino Guidetti. Per l’ex Liu Jo Piccinini il premio di miglior giocatrice

Sei anni dopo l’ultimo successo italiano, sicuramente senza i favori del pronostico, la Pomì Casalmaggiore ha riportato in Italia la Champions League. Un successo per certi versi clamoroso in una finale dal sapore in parte anche modenese. A guidare al successo la formazione casalasca, infatti, è stato il tecnico geminiano Massimo Barbolini, che ha sconfitto sabato in semifinale le russe di Kazan e ieri in finale le turche del Vakifbank, guidate da un altro allenatore modenese come Giovanni Guidetti. Due corazzate quelle superate dalla Pomì, senza lasciare per strada nemmeno un set. Un’impresa arrivata al termine di un percorso che ha riservato alle campionesse d’Italia in carica un girone eliminatorio di ferro, ma brillantemente superato con il primo posto finale. Poi l’assegnazione proprio a Casalmaggiore dell’organizzazione delle Final Four disputate, però, nell’impianto di Montecatini, con conseguente automatica qualificazione della squadra alla fase finale della manifestazione senza dover passare per i due turni ad eliminazione diretta. Un percorso leggermente semplificato, ma che ha messo comunque sulla strada di coach Barbolini il gotha della pallavolo europea. Un appuntamento quello di queste finali preparato minuziosamente in palestra, conclusosi con le lacrime dell’ex capitana della Liu Jo Modena e della Nazionale Francesca Piccinini eletta miglior giocatrice della Champions League. Era lei una delle protagoniste dell’ultimo successo italiano, quello della Foppapedretti Bergamo nella stagione 2009/10, ed è ancora lei a 37 anni a riportare il massimo trofeo continentale nel nostro paese.