Quella di sabato sarà l’edizione numero 32 in campionato della sfida fra le due formazioni, con un palcoscenico inedito come il Braglia a fare da cornice

Il derby cambia ancora casa. Dopo le sfide fra “Cabassi” e “Ricci” degli anni di Interregionale e C2 e il debutto a Reggio Emilia del match di andata, sabato il “Braglia” di Modena sarà il quarto stadio diverso a ospitare, in questi 58 anni di sfide, il derby fra Carpi e Sassuolo. Una cornice che il Sassuolo conosce bene, avendoci vissuto tutte e cinque le sue stagioni in serie B, culminate con la promozione del 2013, festeggiata proprio a Modena contro il Livorno. I neroverdi proveranno a migliorare un ruolino complessivo che li vede leggermente in svantaggio nel computo generale col Carpi delle sfide in campionato. Nelle 31 gare giocate fino a qui, infatti, i biancorossi conducono con 10 successi contro gli 8 sassolesi, mentre per 13 volte la gara è finita in parità. Carpi avanti sia nel computo dei gol (30 a 27) che se si considerano i 4 incroci in Coppa Italia (2 vittorie e 2 pari negli anni ’80), ma per risalire a una vittoria biancorossa bisogna scavare indietro nel tempo. L’ultima porta infatti la firma di Mauro Viviani, stagione 1988-89 in C2, che timbrò con una doppietta al “Ricci” il 2-1 della squadra di Tomeazzi, lanciata verso la C1 col Chievo, portando all’esonero del tecnico sassolese Mammi. Quelle sono anche le ultime 2 reti del Carpi nel computo delle gare, che nei 3 successivi incontri fra C2 e A ha sempre perso, senza mai segnare: 1-0 fuori casa e 2-0 nella stagione 1999-2000 in C2, con Gianni Balugani sulla panchina sassolese contro un Carpi che poi a fine anno sarebbe fallito, e l’1-0 firmato da Nicola Sansone nel match dell’andata a Reggio, quello del ritorno di Castori sulla panchina del Carpi. Ora il derby cambia ancora casa, sperando che sia un sabato di spettacolo e gol.