I biancorossi non vanno oltre l’1-1 casalingo con l’Atalanta: Verdi su rigore a 15′ dalla fine risponde alla rete di Kurtic. La salvezza si allontana a -6

La vittoria deve ancora attendere. Il Carpi centra il secondo pari di fila, ma vede allontanarsi la zona salvezza. I successi di Sampdoria e Udinese e il pari del Palermo scavano un altro solco fra le ultime tre della classe e il resto del gruppo. Ora il quart’ultimo posto dista 6 punti per la squadra di Castori, che non vince da ormai 7 giornate, e a 11 gare dalla fine servirà più di un’impresa per raggiungerlo. Con l’Atalanta c’era un solo risultato, la vittoria, per alimentare la speranza e invece i biancorossi sono stati costretti a inseguire i nerazzurri, presentatisi al Braglia con la peggior striscia della A, 11 gare senza i tre punti. Castori sceglie il 4-4-2 con due punte vere, Lasagna e Mbakogu, e due esterni d’attacco come Martinho e Di Gaudio, ma il Carpi non riesce quasi mai a sfondare la difesa atalantina. L’unica vera palla gol la regala Mbakogu a Lasagna che davanti a Sportiello perde il tempo e si fa chiudere in uscita. Nella ripresa Bianco chiama alla grande deviazione Sportiello e alla prima occasione è l’Atalanta a pungere: D’Alessandro ruba palla a Letizia e inventa sul secondo palo, dove Kurtic anticipa Poli e firma il vantaggio beffardo. L’ingresso di Verdi rianima i biancorossi, che dopo una chance per Di Gaudio trovano il pari a 15′ dalla fine quando l’ex Borriello, applaudito dai tifosi carpigiani ma molto nervoso in campo, tocca in area Poli. Dal dischetto Verdi è freddo nel realizzare la sua prima rete in carriera su rigore che vale l’1-1. Nel quarto d’ora finale il Carpi non ha la forza per creare i presupposti del successo e alla fine il secondo pari di fila serve a poco per una classifica sempre più difficile.