Dopo quattro giorni di lavoro cala il sipario sulla sessione di test spagnola che ha aperto la stagione. La Ferrari si dimostra subito competitiva sul giro, ma deve ancora lavorare sull’affidabilità

Se le cose avranno un andamento diverso dalle ultime due annate lo scopriremo solo con il tempo, di certo è difficile ipotizzare ora quanta distanza in termini di prestazione ci sia fra Ferrari e Mercedes. La rossa di Maranello ed i suoi piloti si sono concentrati particolarmente sulle regolazioni d’assetto e sulla prestazione pura contro il cronometro in questi giorni, testando anche le nuove gomme ultramorbide che hanno consentito a Vettel di scendere sotto l’1’23’’ e a Raikkonen di portarsi in quest’ultima giornata davanti a tutti con il tempo di 1’23’’477. Il finlandese, però, ha dovuto fare i conti anche con i primi piccoli problemi di affidabilità che spesso possono manifestarsi dopo i primi chilometri di vita delle nuove monoposto. Anche nella giornata di oggi, infatti, la Ferrari ha ritardato l’inizio della sessione pomeridiana per la sostituzione di un radiatore, tempo utilizzato da Raikkonen e dai tecnici per analizzare i dati emersi dai 58 giri percorsi in mattinata. Decisamente più rodata, invece, appare la Mercedes che per quattro giorni ha macinato chilometri su chilometri senza particolari intoppi. Difficile, però, capire come detto in apertura il potenziale della vettura tedesca sul giro secco poiché tutti i tempi fatti registrare da Rosberg ed Hamilton sono stati raccolti con gomme medie. Dal punto di vista della prestazione secca, quindi, potranno arrivare segnali importanti la prossima settimana, quando da maretdì a venerdì le scuderie torneranno al lavoro per la seconda ed ultima sessione di test prima dell’inizio del Mondiale programmato per il 20 marzo a Melbourne, in Australia.